martedì 20 febbraio 2018

LO SFACELO -

I miei conterranei si strappano le vesti quando la vita li porta lontano ma coloro che invece ci abitano, o essi stessi quando tornano, fanno di tutto per distruggere, lordare, sfigurare i luoghi rimpianti sino a poche ore prima. E’ un’attività nella quale, seppur con meriti e attitudini diverse, quasi tutti si cimentano. Il colpo di grazia in genere è sferrato dal politico di turno e dai suoi accoliti: sono essi ad averci regalato negli ultimi 50 anni lo sfacelo che ci circonda, il barocco sfondato o il liberty stuprato, una carneficina diffusa e sanguinosa.

domenica 18 febbraio 2018

SUL CONFINE -

Certamente ho scritto molte cose sul confine tra misura e verità: sul blog questo è diventato un problema. Non voglio accusare nessuno se non altri che me stesso ma se il mio spazio di scrittura pubblica non diventa la dimora della mia libertà intellettuale, in mancanza di orpelli quali pubblicità e target di lettori da mantenere a qualunque costo, allora il mio Blog non ha motivo di esistere.

giovedì 8 febbraio 2018

PAROLE E IMAGINI -

L’immagine è un blocco immediato perfetto ed esplicativo, la scrittura prevede immaginazione che della immagine è stretta parente anche se non si amano.

giovedì 1 febbraio 2018

TI AMO -

Non se ne era accorto subito, l’emozione era stata così intensa da lasciarlo senza parole. Si era preparato, aveva immaginato molte frasi, molte facce, molti atteggiamenti. 
Aveva trascorso l’intera notte precedente a inventarsi un modo per dirglielo: per mesi, guardandola, i sogni e il desiderio lo avevano scosso senza pietà, bisognava attraversare il confine tra l’apparente amicizia, tra la consuetudine pacata e protettiva di un sorriso con mille discorsi vacui, e una vera dichiarazione d’amore. Ma capire non coincideva con il fare, la notte era trascorsa, l’alba lo aveva trovato inutilmente sospeso come poche ore prima, la mattina era diventata un cilicio e adesso lei era lì davanti. E lo guardava quasi preoccupata senza un gesto. Non se ne era accorto ma aveva gli occhi pieni di lacrime. Che importanza poteva avere adesso cercare le ragioni di un’emozione che covava dentro da tempo? Il confine lo aveva lì davanti, era lui il pioniere e quel sentimento il territorio sconosciuto da attraversare. Sentire la sua voce pronunciare – ti amo – fu un tuffo nel cuore di una nuova vita. Lei lo guardò e in silenzio abbassò gli occhi.

MANCATE VERITA' -

Palermo la mia città è un esempio magnifico di mancate verità, in questo come in tante altre cose un paradigma di confronto intellettuale impietoso e terribile: non si arriva all'orgasmo della vita e delle verità se non attraverso la morte delle menzogne. Quanti noi sono disposti a crepare? La verità vorrebbero fottersela tutti ma non l'ama nessuno, lei lo sa e da molto tempo ci ha mandato a quel paese, per ora vive da sola da qualche parte; ha lasciato una specie di tazebao sul muro delle nostre coscienze. C'è scritto:
NON SONO UNA PROSTITUTA, NON VADO DA TUTTI E NON SONO PER TUTTI, SOLO SE HAI UN ANIMO ONESTO DENTRO E SEI DISPOSTO A SOFFRIRE TE LA Dò LA MIA LIBERTA'. ALTRIMENTI ACCONTENTATI DEI SURROGATI DEL SABATO SERA. 
Mi hanno fatto confondere, credo che ci hanno fatto confondere: io volevo l'unica verità, quella che discende dai fatti. I fatti sono veri, chiari, un morto è un morto, una bomba è una bomba. Ma ci sono le(le chiamano così ) VALUTAZIONI, le analisi, le interpretazioni e, non so come, dopo un po' si mettono al posto della verità. Ah è un vero gioco di prestigio sapete, una riedizione di alto livello del gioco delle tre carte.

VERTIGINE -

Ho esagerato, lo faccio spesso ma dentro quella vertigine che mi prende si nasconde l’abisso: da qualche giorno cammino costeggiando un luogo strano e pericoloso, credo di averlo sfiorato altre volte in questi ultimi anni ma adesso ho deciso di visitarlo con morbosa attenzione. Mi fa paura ma mi intriga ancora di più. Sono certo che mi appartiene così come mi appartiene il senso di vuoto cosmico che aleggia sulla mia testa da sempre.

UNA COMUNE SCONFITTA -

Ho sogni, sogni bellissimi e vasti come il mare, talmente perfetti da lasciarti sbigottito. In fondo vivo di sorprese: stare sul web è una di queste costatarne i limiti un’altra, rendersi conto che la volgarità è da ogni parte intorno a noi, e che ogni giorno, inevitabilmente, soffochiamo nell’imbecillità diventa infine l’inevitabile conclusione. Io faccio parte di questa comune sconfitta, che la dichiari in buon italiano e serenamente non ne cambia i connotati, mi rende solo più ridicolo.