giovedì 1 settembre 2016

A SCUOLA -

Ho frequentato le scuole inferiori che ero nell'Italia del primo 900: quella dei bambini ordinati in fila, con i grembiuli tutti uguali, gli occhi grandi spalancati sul futuro immediato. Sono entrato alle scuole superiori che erano trascorsi, in due anni, due secoli: i grembiuli strappati, i banchi ordinati in semicerchio, la carta dei libri usata per rollarsi spinelli, gli occhi a spillo a temere il futuro. Quando 9 anni fa riflettevo al fardello dei miei 60 anni trascorsi tra l’infanzia nell’isola, il 68 adolescenziale e durissimo a Milano e la maturità fra le braccia e il cuore del sud, accidenti, mi dicevo senza modestia, è un tesoro inestinguibile. E cominciai a scrivere su un blog.

mercoledì 20 luglio 2016

I miei amori ricordati sono perfetti


Ansia talvolta, stupore sempre
ma l’amore non è finito:
è solo volato via per sfiorarmi,
sfigurarmi,
per sconfiggermi e tradirmi.
Gioca padrone con la libertà e la luce
poiché le comprende entrambe.
Qui sotto non sarebbe restato
a farsi maltrattare dal tempo.

mercoledì 13 luglio 2016

DOMENICA DA LONTANO

Quanto il virtuale ci allontana dalla vita vera? Quanto valgono veramente le diatribe accese, le discussioni più o meno serie in rete? Quanto di noi resta di sincero su questo strano oggetto che chiamiamo blog? Credo che ci prendiamo troppo sul serio. Credo che spesso non siamo all'altezza di presentarci in pubblico. Credo che molti di noi aprano un blog per stupido esibizionismo o per un malcelato senso di autoaffermazione. Credo che io debba mondarmi da un certo numero di peccati. Ma dirlo o farlo qui non basta e non serve. Per vivere con un minimo si serenità e per continuare ad aprire la porta di questa casa devo SCORDARMI DELLA GRAN PARTE DI VOI, esattamente quello che sto facendo in queste settimane. E' un forzatura terribile ma, senza, dovrei cinguettare allegramente convenevoli talmente ipocriti da essere inascoltabili. 
La vita, la mia vita cammina altrove. Così com'è, senza troppe distrazioni, con molte letture, abbastanza noia e qualche incazzatura. Questa domenica scivola via nel ricordo di una serata con un po' di sano Jazz e una cenetta parca con un paio di amici. Scivola per entrare nella sera che precede un altro giorno usato senza avere il tempo di baciarlo e stringerlo stretto. Scivola con me: guardo il golfo e molte cose diventano inutili, molte persone vuote. La mia vita passata. 

venerdì 17 giugno 2016

DI NOTTE

Di notte anche i miei pensieri mi sembrano più grandi Si allargano spudoratamente oltre il confine delle mia immaginazione Non tengono conto delle mie ragioni dei miei dubbi Capire sembra più facile di notte scriverne più fluido, l’inganno della falsa comprensione più vicino. Di notte sono il pioniere di un nuovo viaggio là dove mi hai lasciato in balia di un sogno incompiuto.

domenica 5 giugno 2016

FOSSE PER ME -


Fosse per me sarei rimasto in questa città a metà strada fra l’Africa e l’Europa a domandarmi da che parte stare in un gioco sottile mai risolto. In fondo non mi dispiace camminare tra chiese barocche e cupole arabe, uno come me difficilmente troverà un posto fisso dove stare e digerire tutti i compromessi necessari per dire “ Qui mi va bene”. Fosse per me avrei chiuso i contatti con la mia testa da molto tempo e avrei dato l’esclusiva ai sentimenti e alle emozioni. Ma il professore mi ha fatto studiare, d’accordo con mia madre, ed è per questo che non riesco a godermi un cannolo in modo acritico, una persona solo per ciò che è, una donna solo per come si muove, me stesso senza orpelli né parole. Sempre questa minchia di metafisica tra i piedi!

venerdì 3 giugno 2016

UN CAFFE' SICILIANO -

Tutte le sere attendo che muti il colore dell'aria sopra di me e le palme si disegnino scure contro il cielo della mia città: se penso a Berlusconi o a Bossi sorrido. In fondo queste strade e l’aria che vi si respira restano quanto di più vicino ci sia al mio sogno; sorrido pensando alle dinamiche storiche e sociali che hanno attraversato questa lunga penisola e non sono poi certo che la mia visione “dal basso” sia scomoda. Attendo altri proclami, altre prese di posizione e penso a Valentina che mi dice cose terribili con un sorriso ammaliante. Tutte le sere attendo la sera: prima o poi verrà la notte e dunque un altro giorno con un sole chiaro, netto, caldo. Siciliano.
- Un caffè, per favore.
- Subito dottore.

lunedì 16 maggio 2016

UN GRANDE PECCATORE -

Sapere e aver saputo, leggere e aver letto e poi studiato e aver viaggiato senza ipocrite paure fra le opposte ideologie di questo mondo che ci è stato donato. Ho capito da molto tempo ormai che ne facciamo scempio, ho inteso che anch’io col mio rigore e la mia cultura resto un grande peccatore, con maggiori colpe di altri che almeno non sanno e mai hanno saputo. Avrei bisogno del silenzio di un monastero, dello specchio onesto della mia anima senza altri intermediari che la mia coscienza: e invece sono qui davanti ad uno schermo che, aperto, mi butta in faccia il mondo.

lunedì 18 aprile 2016

PRESUNZIONE -

Un tempo ormai lontano pensavo di essere qualcuno: coltivai per anni il mio bagaglio per mantenere tale privilegio. E' una minchiata! Oltrepassata una certa soglia siamo tutti meravigliosamente diseguali e sullo stesso piano come prospettive, solo la consapevolezza di ciò fa la differenza. Si può scriverne, raccontarlo, metterci impegno...sorriderne magari, sono vivo per ora, quando morirò lo capirete e capirete il resto. Dopo purtroppo Il web è pieno zeppo di presuntuosi perchè è l'umanità in toto a presumere, ad ergersi a giudice assoluto e non richiesto dell'altro, a ritenersi soprattutto portatore di una civiltà superiore che per divina origine può fare quel che vuole delle altre. Io non dico queste cose per dare come si suol dire, un colpo al cerchio e uno alla botte, constato semplicemente che l'uso di questo mezzo è continuamente rovinato dai nostri vizi e dalle nostre piccolezze.

mercoledì 30 marzo 2016

LA QUADRATURA DEL CERCHIO -

Quando si deve cercare la quadratura del cerchio non si ottiene nè il cerchio nè il quadrato: definire lingua un tweet oppure definire letteratura quella di fb mi sembra realmente una forzatura. Spesso la definizione “lingua” non è adeguata nemmeno a quella molto più seria dei blog. Non mi ritengo maldestro nell’uso di questo mezzo, se voglio posso farne anche quello che voi non immaginate, solo che non voglio perchè così il mezzo non mi rappresenterebbe più. Qui scrive Enzo e il blog deve rassomigliarli, non funziona per me al contrario, nemmeno sintatticamente e linguisticamente. Conosco almeno una decina di persone amici miei che potrebbero gestire un blog in maniera semplicemente perfetta, che scrivono molto meglio di me, che hanno da dire molte più cose di me ai quali l’idea di stare sul web non passa nemmeno per la testa.

domenica 27 marzo 2016

QUANTE ITALIE -

Basta infilarsi in un bar di Bergamo, Varese, Cuneo, Treviso…. prendersi un caffè e porgere orecchio: ci sono 2, 3 forse 4 Italie ed una è l’unica che conta e ne ha piene le balle delle altre! Questo è un fatto. Inequivocabile. Con un’ideologia precisa costruita ad hoc, propugnata in Parlamento e, soprattutto, nelle strade e nelle piazze sopra un certo parallelo; non è una questione politica in senso stretto, è un umore diffuso e, pare, incoercibile. Di questo si DEVE tener conto altrimenti ci arrampichiamo sui vetri che è poi quello che abbiamo fatto per 150 anni.

mercoledì 20 gennaio 2016

L'ASCIA -

L'ascia è una parte della mia vita, quella che fin da ragazzo mi viene nascosta per evitare che io ecceda nell'uso e faccia danni; è stata una donna ad educarmi, lei sapeva e ha difeso le altre dai miei furori trascendentali.

domenica 10 gennaio 2016

LIBERARSI -

Qua dentro ci sono una gran quantità di testi, tutto rispecchia il mio mondo ma non mi convince più. Convincere non è il verbo giusto, in realtà ne servirebbe più d’uno per descrivere il mio stato d’animo. Ma chi è interessato a conoscerlo? La mancanza di fede è ciò che mi ha schiantato ma non ho nessuna accusa da fare a nessuno. Il virtuale è questo, prendere o lasciare e vale anche per me…forse vale per tutti voi. Scriviamo come sappiamo, se ci liberiamo è meglio.