Pensandoci con più calma, perché adesso finalmente il ritmo e le necessità di pubblicazione e relazionali sono mutate, i motivi profondi di miei malesseri e disagi nella mia avventura virtuale appaiono evidenti. Non giustificabili tout court ma certamente comprensibili. La comprensione non mi salva da una malinconia profonda, difficile da spiegare. Certo questo post dovrebbe essere messo a prefazione di tutto ciò che ho scritto in rete perchè spiega e risponde a molti interrogativi (e fastidi) che anche le persone a me più care mi hanno manifestato in questi anni. Questo testo è in fondo l'ultimo, l'ultima spiaggia: che sia pubblicato qui in mezzo ad altri o altrove, su altri blog, all'inizio o alla fine di un percorso virtuale, non conta. E' l'ultimo perchè bisogna accettare il proprio vissuto intellettuale e analizzarlo con serena lucidità.
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