Il potere, inteso come ideologia dominante del periodo è sempre esistito ovunque e in qualsiasi contesto espressivo e, devo tristemente dire, che gli artisti ne sono malati da sempre. Le accademie in senso concettuale le ritrovi ovunque, a dx a sn, al centro, in basso in alto di lato davanti e dietro. Fanno comodo, proteggono, danno audience e regalano una pigrizia intellettuale micidiale. Spesso contagiano anche l'aspetto sintattico e linguistico del discorso, segno evidente che i nuovi scrittori leggono poco e male, la scrittura decente nasce dalla lettura senza gabbie ideologiche e da una libertà interiore mal sopportata dagli ambienti di riferimento.
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