Come è nelle mie abitudini rifiutai qualsiasi consiglio e così venne fuori l'idea (falsa) che io fossi ignorante e arrogante, che non fossi inquadrabile in nessun schema ideologico perchè in realtà non possedevo alcuna logica e volessi mantenermi in linea di galleggiamento sempre e comunque. Che fossi quindi una persona subdola e utilitaristica! E' ancora l'idea di certi blogger che si ostinano a maltrattarmi dall'alto di una superiorità etica e intellettuale che non gli riconosco. Se osservaste tutto questo da una prospettiva più ampia finalmente comprendereste quanto sia veramente piccola e sciocca la questione: atteggiamenti infantili da web, sussiego, ripicca, come se queste righe, le mie e le vostre, fossero la quintessenza della vita, come se i litigi, gli equivoci siano degni di essere considerati un grande problema, qualcosa per cui strapparsi i capelli o peggio. La mia realtà intima dice altro a mio parere. Dice che ponendosi a contatto e in comunicazione col mondo esterno, uscendo verbalmente dal chiuso di una stanza, una tastiera e un computer, confrontandosi quindi, tutta l'enorme distanza tra il mio mondo intellettuale e il resto mi ha regalato una solitudine abissale e un senso di inutilità non gestibile. Parlo di distanza non di superiorità! La malinconia resta, netta senza discussioni, tagliente e per molti versi distruttiva. Se mi leggete salta subito all'occhio.
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