Il pensiero nascosto Vive di una riflessione serissima e sofferta, essa non potrebbe sopravvivere se entrasse continuamente in contatto con interlocutori fasulli. Intendo dire persone che hanno già in tasca tutte le ragioni e tutte le risposte preconfezionate: in genere sono ragioni e risposte cresciute all'ombra di ideologie feroci e non discutibili. Sono le peggiori e, se ci pensi bene, quelle che ti "proteggono" meglio. Entri in un circolo virtuoso, in una tendenza perfetta che ti regala l'accesso a gratificazioni continue e visibilità diffuse. Dentro questo circolo godi persino di una onorabilità etica che non devi discutere ad ogni piè sospinto, è un vantaggio innegabile, una comodità enorme. Io non ne ho mai goduto, non ne ho mai voluto godere, ho un'indole diversa, ostica, contraddittoria, sono un isolato e soprattutto sono molto stanco. Di tutto ciò che importa a chi frequenta il web mi importa poco, vivo per dare spazio a altre dinamiche, ho interessi diversi e scrivo per non scordarmi di esistere. E' il massimo che posso dare ma tu credo lo abbia chiaramente inteso.
Io attendo che il desiderio mi appartenga altrimenti è inutile, non voglio partecipare all’amore come ad un evento mirabolante in cui compari per dovere d’esistere. Scelgo con un’attenzione estrema e sottile perché lo so bene che chi seduce in fondo perde spazio e diventa prigioniero di sé stesso. Ho imparato da ragazzo a percepire l’artefatto, la malizia ed ho conosciuto un sentimento mondato da questi orpelli solo due volte nella mia vita. Me li tengo stretti al corpo quegli odori e quei momenti quando la seduzione si svolgeva in un canto libero e senza necessità di presentarsi in un modo piuttosto che in un altro. Non mi è restato altro, non vedo altro. Non avrò altro.
Non scivola via che l'apparenza, il tempo breve, l'immediato, tutta la somma delle emozioni vitali di quel momento. Non c'è un do ut des, non è uno scambio commerciale, è qualcosa di talmente forte da cambiare la percezione della nostra vita. Il replay al contrario infine ci riporta a ciò che siamo stati. alla bellezza che nascondiamo per sconfiggere la morte, la dimensione potente e segreta della nostra essenza affettiva resta per sempre: ci racconta di un patrimonio avuto tra le mani da ricordare, un bene prezioso in sè, la prova che siamo capaci di elevarci sopra le colorate mediocrità del quotidiano, che siamo capaci di amare. Stanotte non c’è che la tua ombra che resiste al fuoco, e questa parete bianca. Le spalle sono vuote in queste stagioni senza misura: fa freddo ovunque. Il freddo ha il suono che sento farsi ampio nelle fessure, mentre raccolgo la mano che mi passasti nei capelli, il tempo è come tempo dell’amore, stanco quando arriva. Quando scompari dietro l’angolo che hai costruito chissà dove, le stanze hanno altre stanze, puoi prendere appunti ma ora è necessario dimenticare, poi scriverai appunti di me fermati in qualche nodo della voce Ti saluto, è necessario dimenticare, per chiudere l’assenza. E così poi potremo dire che stiamo andando in un’altra direzione. Il tuo vecchio impermeabile è un vuoto che frana questa notte, chi sono gli angeli adesso? Chi sono i peccatori? Accarezzami la ruga che ho sulla fronte. -Ti ho lasciato qualcosa di me a ricordarti dallo specchio che siamo st qui - Siamo stati qui. - e che sono sempre un altro che non riesco più a ricordare.
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