giovedì 19 giugno 2025

taccuino ritrovato 2- si nasce così

Esiste di fatto il dramma della comunicazione accoppiato a quella specie di questua che facciamo commentandoci fra noi. Ti scrivo- scrivimi- se non mi scrivi non ti scrivo- E se ti leggessi a lungo? Se leggessi le tue righe e ritenessi che sono perfette così come le hai scritte e per tale motivo bastasse solo un - Ho letto! Arriverai qui solo per un mio timido ma serissimo invito o per un caso fortuito, il resto è tutto da definire. 
Con la solitudine interiore ci si nasce e l'abbiamo tutti ma non tutti la riconoscono o la ammettono come tale; dipende dall'indole propria e dalle vicessitudini nostre. Vi sono esseri poi che avvertono il silenzio della vita "altra" anche nel frastuono falso della quotidianità e questo è spesso letale se si è diventati troppo fragili. E' il mio caso: solitudine dentro e fuori...anche con chi dovrebbe starmi vicino e non ci riesce. Perchè non capisce o non vuole? Le distanze culturali in senso stretto e lato sono micidiali, la comunicazione fallace, l'amore che è intima gioia e condivisione appare sempre più lontano e improbabile. Tutti abbiamo timori anche chi sembra un guerriero senza macchia ne paura ed io non so se queste righe possono aiutarvi nelle scelte. Ieri sono stato male da morire ma per altri motivi, oggi mi lecco le ferite. Temo lascino altre cicatrici.

2 commenti:

  1. Molti di noi ti restano vicini, nonostante i paletti e le deviazioni che semini, perché rimane il piacere di leggerti e scovare un po' di noi tra tanti disagi che ben evidenzi. Solidarietà vogliamo chiamarla? Perché no.. fatto sta che certe fragilità si riconoscono tra loro..e continueranno a leggersi.. ;)

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