giovedì 16 gennaio 2020

UN TERRONE COMUNQUE -

Sinceramente non avevo mai attribuito alcun particolare valore, in positivo o in negativo, al fatto di essere nato più a sud o più a nord di qualcun altro. A casa mi avevano insegnato a ritenermi fortunato di essere nato italiano; per conto mio ci aggiungevo il fatto di essere nato a mare, di vederlo spesso e quindi di essere doppiamente favorito. Ma ero ugualmente un terrone. Non avevo messo nel giusto conto questo aspetto del problema, non avevo riflettuto sul serio sulla componente “sociale” e di condivisione che gli umani usano fra loro; poco alla volta mi sono reso conto che limavo, smussavo, persino non dicevo in certi casi, quando io ero da tutt’altra parte e di tutt’altra idea. Tanto disponibile ad ascoltare e così poco fermo nel farmi ascoltare.

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