giovedì 12 dicembre 2024

taccuino

E' difficile per me spiegare a parole la sensazione che mi accompagna da tantissimi anni, E' vero soffro della solitudine ma è altrettanto vero che fin dall'adolescenza c'è una parte della mia vita che io non posso che viver da solo. Intellettualmente nella sfera di certe emozioni e di certe riflessioni IO SONO SEMPRE STATO SOLO, ogni volta che ho tentato di uscire dal guscio mi sono sentito a disagio come se fossi forzato in una veste che non mi apparteneva. Ad un certo punto della mia vita ho capito che era inutile a produrre tentativi di condivisione, erano sterili e per certi versi controproducenti: ho aperto i blog per provare ad essere diverso e vero, per svelarmi senza finzioni. Non funziona! 
O almeno funziona solo in parte, poi arrivano come sempre gli equivoci, le risse, le incomprensioni e nel frattempo si perde il tempo prezioso dell'intuizione concettuale, quella che ti fulmina in mezzo secondo e che non riuscirai a comunicare mai a nessuno se non seguendo la stessa via e la medesima intuizione. A volte basta solo uno sguardo o un silenzio e tutto il resto scivola in secondo piano...quello che si palesa in un silenzio consapevole è difficilmente trasmissibile in altro modo. Se questa è solitudine io sono certamente un solitario inguaribile: quando soffro di tale condizione talvolta perdo lucidità e lo dimostro ma...perchè dovrei nasconderlo? Io qui scrivo anche delle mie sconfitte se non potessi farlo più sarei privato di uno dei pochi sfoghi esistenziali che mi sono rimasti. Tutti post che ho scritto negli anni parlano di questo, sono io, credo che voi mi leggiate per questo.

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