Guarda i miei geroglifici, avverti il sapore della inutilità.
Questa notte come le altre in fila ad attendere un'altra vita e un altro senso. Dopo aver scritto penso sempre che a queste righe non ne potranno seguire altre, che queste righe siano totali e intoccabili, sintesi perfetta della fine e del nuovo inizio: una clessidra e noi polvere là dentro.
Questo mi uccide, questo è appunto l’ombra del silenzio per il quale non c’è descrizione possibile.
Ho provato a pensare di aver scritto ieri o l'altro ieri, poi mi sono perso nell'oggi. Ho ucciso il tempo ma esso mi insegue: questo è il suo epitaffio.
Ci vuole tempo, uno diverso per ogni cosa, uno adeguato al mio tempo. Scrivere, rispondere, non rispondere, riflettere, guardare, sognare : ci vuole tempo. Abbiatene.
Il mio qui è finito,
Impedirò i commenti nella speranza che almeno ora abbiate la compiacenza e il rispetto che a molti di voi è mancato nei miei confronti. In fondo vorrei soltanto una lettura silenziosa, alla mia età penso di meritarla. Ossequi.
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