è
la traccia che resta.
Ho
diviso la notte dal giorno,
ho
creduto di poterlo tenere
con
me.
Ho
gridato a tutto il mondo
la
mia conquista.
Non
era vero, l’altro da me
mi
ha beffato.
Doveva
farlo e si è allontanato
alla
nascita,
ora
va e viene nel mio orizzonte
e
non posso dire se sia mutato
e
come.
Ansia
talvolta, stupore sempre
ma
l’amore non è finito:
è
solo volato via per sfiorarmi,
sfigurarmi,
per
sconfiggermi e tradirmi.
Gioca
padrone con la libertà e la luce
poiché
le comprende entrambe.
Qui
sotto non sarebbe restato
a
farsi maltrattare dal tempo.
A
volte desidero che mi uccida
presto,
sono stanco di privarmi
del
suo abbraccio.
Lo
cerco con lo sguardo
lo
intravedo mentre simula
indifferenza.
Mi
dice d’attendere pochi istanti:
appena
trent’anni, un lieve gesto di vita…
ride
mentre lo dice.
L’amore
è volato via.
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