giovedì 26 giugno 2025

Anti semitismo

Al netto di qualsiasi discussione e di troppi "distinguo" l'antisemitismo va inquadrato con una serie di riflessioni serie. È la dimostrazione di quanto questo male sia strutturale, radicato in un ambiente culturale che da decenni giustifica l’odio per Israele e, troppo spesso, per gli ebrei, sotto la maschera dell’"antisionismo". 
Quello di molti a sinistra non è un errore dovuto ai social network, né una deviazione individuale: è il sintomo di una patologia politica più ampia, che affonda le radici in certa sinistra terzomondista e antioccidentale. 
 Ieri, dopo l’attacco israeliano in risposta all’aggressione iraniana, si è superato ogni limite ricorrendo a: 1. Colpevolizzazione collettiva degli ebrei – Riprendendo il più classico stereotipo antisemita ("gli ebrei controllano il potere"), si è insinuato che gli ebrei, in quanto gruppo, si starebbero macchiando di un "delitto". 
2. L’ossessione per Liliana Segre –viene attacca ancora ad hominem, come se la senatrice sopravvissuta alla Shoah fosse un’agente di Israele piuttosto che una voce individuale. 
3. Il rovesciamento vittimario – Dipingere Israele come "aggressore", ignorando completamente che l’Iran ha lanciato centinaia di missili su un paese sovrano, dopo anni di finanziamento a Hamas, Hezbollah e agli Houthi. 
Si chiedono sanzioni economiche contro Israele e la rottura dei rapporti diplomatici. Ma la domanda è: in quale universo distorto l’Iran è la vittima? L’Iran è il cuore dell’"asse della resistenza", una rete di terrorismo internazionale che da decenni minaccia non solo Israele ma la stabilità globale. La sua costituzione grida "morte a Israele" (art. 7 e 152) e il suo governo finanzia milizie che uccidono civili in tutto il Medio Oriente. Il suo leader, Khamenei, ogni settimana predica l’annientamento dello Stato ebraico, mentre reprime il suo popolo con torture ed esecuzioni. Proviamo a sostituire "Iran" con "Francia" e "Israele" con "Italia" per capire l’assurdità del ragionamento di certa gente: 
Se la Francia avesse in costituzione due articoli che gridano "morte all’Italia", se armasse milizie per attaccare Roma, se il suo presidente ogni domenica invocasse la scomparsa dell’Italia, qualcuno la definirebbe "vittima"? Perché l' antisemitismo è antisionismo, riflettiamoci 
1. Doppio standard – Nessuno giustificherebbe la Russia se lanciasse 300 missili sulla Germania. Ma quando Israele si difende, improvvisamente diventa "il mostro". 
2. Teoria del complotto ebraico – Parlare di "ebrei colpevoli" invece che di un governo (come quello israeliano, legittimamente criticabile) è puro antisemitismo. 
La sinistra deve fare i conti con il suo antisemitismo Il caso di Fratoianni, Rula Jebreal & co non è un incidente: è il frutto di un ambiente che ha normalizzato l’odio per Israele, equiparando la sua esistenza a un "crimine". Se la sinistra vuole davvero essere dalla parte degli oppressi, deve smetterla di difendere i veri oppressori: gli ayatollah, Putin e Hamas. Finché celebrerà come "resistenza" ciò che è solo terrorismo, la sua crisi morale sarà irreversibile.

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