I maschi col pene-blogger in erezione ci provano sempre e in ogni modo, si nascondono sperando di non darlo a vedere e se va male si ritirano in buon ordine sperando in un’altra chance o in una prossima blogger. Le femmine non te la perdonano e se le rifiuti, se non sottostai al loro quoziente seduttivo se, insomma, non accetti il colloquio all’interno di due gambe virtualmente accavallate diventano delle erinni pericolose. Io porto incisa sulla mia pelle di blogger molte esperienze di questo tipo.
Nessun uomo può fare a meno del testosterone e nessuna donna vera vorrebbe che lo facesse. Ho incontrato una quantità di cretine ovariche sul web e fuori, talvolta ne ho scritto ma non le ho mai considerate la norma.
La scrittura a differenza della parola orale ha una dignità superiore, va meditata da chi la offre e da chi ne usufruisce: se lo fai con onestà puoi pretendere rispetto altrimenti ti equipari quella ridicola letteratura da social usa e getta, buona solo per litigare e insultare... esattamente ciò che vediamo ogni giorno. In questo un blog può dare qualche soddisfazione in più ma pretende misura, cultura, intuizione e ascolto. Merce diventata rara.
Quando il senso di vuoto e d’inutilità diventa insopportabile, quando giro a vuoto come in queste ultime settimane, allora decido di andare al mare, anche se il mare è sempre lì tutto l’anno. Ma adesso che l’autunno è arrivato appare diverso, come se volesse scuotermi da questa ruggine che infetta lo scorrere del tempo e mi immobilizza ed io mi sento toccato, affascinato dalla sua libertà e dalla sua sfacciata indecenza, ho quasi una sensazione di rabbia e d’invidia. Vorrei seguirlo, cambiare natura e invece resto lì, in bilico, sospeso e perduto da quel fluire senza direzioni e la mia inquietudine si addensa. Una teoria lunghissima durata decenni ed ora la solitudine si è impossessata di te, crede di essersi presa tutto, lo pensano tutti e la ragazza lontana che non si ricordava più di se stessa fa finta di crederci allo stesso modo. Nascondersi agli assassini dei sogni segreti è l’unico mezzo per sopravvivere. Almeno un po’.
Il potere, inteso come ideologia dominante del periodo è sempre esistito ovunque e in qualsiasi contesto espressivo e, devo tristemente dire, che gli artisti ne sono malati da sempre. Le accademie in senso concettuale le ritrovi ovunque, a dx a sn, al centro, in basso in alto di lato davanti e dietro. Fanno comodo, proteggono, danno audience e regalano una pigrizia intellettuale micidiale. Spesso contagiano anche l'aspetto sintattico e linguistico del discorso, segno evidente che i nuovi scrittori leggono poco e male, la scrittura decente nasce dalla lettura senza gabbie ideologiche e da una libertà interiore mal sopportata dagli ambienti di riferimento. Non credo esistano posizioni e ideologie sempre e comunque confrontabili, non è mai successo nella storia dell'umanità che questo accadesse, se sei convinto se hai analizzato, se hai cercato una misura fatalmente incontri qui qualcuno che agisce in modo diametralmente opposto. Non si tratta di scindere " le due facoltà" di castrarne una a favore dell'altra, di glissare su alcune posizioni e appoggiarne altre ( magari falsamente pur di non perdere alcuni contatti); si tratta di dover ammettere che l'uomo non è capace di leggere se non quello che vuole leggere, che non è capace di riflettere in silenzio su realtà lontane da sè e tutto ciò infine ti esaurisce.
Questi ultimi due post da analisi. 🫢
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